La ribasatura di una protesi mobile è quella procedura attraverso la quale viene ripristinata un’adeguata base di appoggio della protesi alle mucose che la sostengono, al fine di colmare gli spazi tra protesi e tessuti che si sono creati nel tempo a causa delle modifiche dei tessuti stessi.
Quali sono le protesi che necessitano di ribasatura?
Le protesi dentarie si dividono in protesi fisse e in protesi mobili, a seconda che possano o meno essere rimosse dalla loro allocazione. Quelle amovibili sono parziali o totali, cioè sostituiscono solo alcuni dei denti mancanti oppure tutta la dentatura. Vi è poi una terza categoria di protesi, dette overdenture: si tratta di protesi totali che, pur essendo rimovibili, si attaccano alle radici residue o agli impianti posizionati nell’osso, attraverso un meccanismo di aggancio “maschio-femmina”; anche questo tipo di riabilitazioni protesiche può richiedere una ribasatura.
Protesi mobili e parodontite
I portatori di protesi mobili, parziali o totali, sono pazienti adulti o anziani che hanno perso diversi elementi dentari; in questi casi, spesso, la causa della perdita dei denti è la parodontite. Qualora la malattia parodontale sia intercettata in fase troppo avanzata, può essere impossibile o sconsigliabile salvare gli elementi dentari: in questo caso i denti devono essere estratti e sostituiti con una riabilitazione protesica adeguata. La parodontite, infatti, se non adeguatamente curata, può portare alla perdita di tutta la dentatura, determinando una condizione di edentulia totale, difficile da riabilitare e gravosa sia da un punto di vista funzionale sia da quello estetico.
Ribasatura protesi: ogni quanto è necessario eseguirla?
I portatori di protesi mobili, parziali o totali, devono periodicamente ribasare i loro manufatti protesici: questo accade perché l’osso mascellare, quello mandibolore e i tessuti molli che li ricoprono tendono a cambiare forma e a riassorbirsi, al contrario delle protesi che, essendo manufatti artificiali, non si modificano in maniera autonoma. La ribasatura della dentiera, infatti, è necessaria proprio perché la mancata adesione del manufatto ai tessuti del paziente causa, nel tempo, qualche problema di stabilità, generando una sensazione di fastidio e causando difficoltà nella masticazione. La stabilità della protesi mobile è una caratteristica fondamentale per il manufatto: in caso contrario, l’eventuale dentatura residua potrebbe risentire di eccessivi carichi masticatori danneggiandosi. Inoltre, una dentiera stabile sui tessuti sui quali si appoggia è soggetta a un minor rischio di rottura e risulta più confortevole per chi la indossa.
Non esiste un tempo prestabilito entro il quale eseguire la ribasatura di una protesi: i cambiamenti dei tessuti, infatti, sono molto soggettivi, ma è consigliabile procedere quando si comincia ad avvertire una sensazione di fastidio; in quel caso è probabile che la protesi cominci a non adattarsi perfettamente alle sue gengive.
Negli anziani una eventuale perdita di peso repentina comporta, quasi sempre, la necessità di tale procedura.
Ribasatura protesi: come si esegue?
La ribasatura di una protesi mobile può essere eseguita in due modi:
- con modalità diretta;
- con modalità indiretta.
Con la modalità diretta il dentista adatta la base della protesi mobile aggiungendo del materiale plastico autoindurente, che prenderà la forma dei tessuti che si sono modificati nel tempo; di solito si tratta di una procedura temporanea, dal momento che il materiale plastico utilizzato va incontro a veloce contaminazione e perde facilmente la capacità di adesione. Questa procedura richiede circa mezz’ora di tempo.
Con la modalità indiretta, invece, il dentista rileva, attraverso un’impronta, la nuova forma dei tessuti del paziente e invia la protesi all’odontotecnico, che si occuperà di cambiare la forma della protesi sul versante a contatto con i tessuti; solo in caso di importanti perdite di tessuto (forte dimagrimento o estrazioni plurime con grave perdita di volume di tessuto) può rendersi necessaria anche una modifica del guscio esterno della protesi mobile. Questa modalità richiede più tempo, perché il manufatto protesico deve essere inviato al laboratorio odontotecnico e la ribasatura viene eseguita da un tecnico specializzato.
Ribasatura o pasta per dentiera?
L’utilizzo della pasta adesiva per dentiere non è in grado di colmare eventuali spazi che si creano tra protesi e tessuti, a causa delle modifiche dei tessuti molli che sostengono la protesi. Diversamente, il loro utilizzo è assolutamente valido quando, in presenza di minimi volumi delle creste ossee e gengivali, venga richiesta una maggiore adesione della resina della protesi mobile alle mucose masticatorie sottostanti.
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